Cantuccini toscani: ricetta, curiosità e storia
I cantuccini toscani, una volta nella vita li abbiamo mangiati tutti, o forse no! Perché questo dolce secco da inzuppo, è talmente famoso che ognuno l’ha modificato a modo suo! E questa è la sorte che tocca a chi fa scuola…quanti tailleur che imitano Chanel ci saranno al mondo? Ecco il sobrio ed esaltante cantuccio (che in origine era di Prato) è come un tailleur di Chanel, che mette ogni donna a proprio agio.
Le origini dei Cantuccini toscani
Per un toscano è una bestemmia, o quasi, ma i cantucci oramai li fanno in tutti modi: con la cioccolata, con i canditi, con le nocciole…no signori, i cantuccini sono fatti SOLO! con le mandorle, non pelate. In Toscana ne attribuiamo la maternità a Caterina de’Medici, che, famosa per la sua infinità cultura, anche gastronomica, è la madrina di ogni goloseria storica. Ad ogni modo, si chiamano cantucci, perché di biscotti a doppia cottura, che si conservano a lungo, la storia gastronomica toscana è piena zeppa. E la parte centrale del filone, che poi veniva tagliato, andava a finire sulle tavole dei ricchi, e i cantucci (o culetti) finivano ai poveri. Ma nel 1691 si scomodò pure l’Accademia della Crusca, che dette precisa definizione dei Cantucci, e circa un secolo dopo, un Pratese, mise nero su bianco la ricetta ufficiale. Che si sa che i toscanacci sono gente precisa!
La ricetta
Ecco dunque la ricetta dei cantuccini toscani, nella sua disarmante semplicità!
Ingredienti:
- Mandorle non pelate 1 parte
- Farina da dolci (debole) 2 parti
- Zucchero 1 parte
- Uova 1 parte
- Lievito per dolci 1 bustina per ogni 700 gr di farina
- Temperatura del forno 180°
Basta fare una fontana ed aggiungere prima tutti gli ingredienti secchi e poi le uova. Fate dei filoncini, spennellateli con un uovo sbattuto e infornateli. Portateli a metà cottura, tagliateli a fette alte 1 cm e rimetteteli in forno.
Manco a dirlo vanno accompagnati con un vino liquoroso, evitate, per favore, i surrogati del Vin Santo. Ogni volta che qualcuno nel mondo nomina a sproposito questo nettare, confondendolo con un liquido alcolico aggiunto di caramello, un toscano muore!